Nostra madre ci aveva avvertiti, per dir meglio: ci aveva quasi terrorizzati. Quelli non si dovevano neppure avvicinare. Non parliamo poi di frequentarli, neanche a pensarne. Eravamo poco più che bambini, e naturalmente il divieto non ebbe altro effetto che acuire la curiosità e il desiderio di conoscerli. A scuola, per essere precisi era un …
Arcaici politici
(scena 1) Aldo si alzò di scatto dalla sedia allontanandosi di qualche passo dal tavolo su cui erano allineati alcuni libri e, in un angolo, una piccola Olivetti teneva incoccato sul rullo un foglio riempito a metà. Mosse alcuni passi in direzione della finestra aperta sul verde del parco di villa Balestra. Sembrava, quella …
Country vip
Il bagno di Michele è affollato come ogni domenica, con l’orchestra al fianco sinistro a sparare musica per ragazzi e ragazze insensibili al caldo di un torrido giorno di luglio, i bambini che giocano al lato sinistro su dondoli e passerelle acrobatiche in miniatura, al centro il bar, opportunamente coperto per offrire riparo ai …
Adolfo Sterich, Racconti (1992)
Contagi Una calda sera di luglio, in un locale in riva al mare, Leo guardava il nipotino Bilbo che lo salutava ridendo sul cavalluccio di una piccola giostra. Nel tavolo accanto un suo coetaneo, con occhiali spessissimi, chiedeva al figlio adolescente di prendere tre gelati winner. Il ragazzo, con gesti vivaci ma impacciati, si avvicinò …
Bagatelle. Mia patrino (estas tre bona kuiristino)
Quella del titolo è una classica frase fatta, si traduce così: Mia Madre (è una cuoca molto brava). L’ho trovata in un vecchio vocabolario italiano-esperanto. Quel che resta, il poco che resta, di mia madre. Due o tre fotografie. Una, in particolare, mi è cara: è molto giovane, forse i suoi vent’anni. Non lo so, …
La dichiarazione
Nella sala da tè dove spesso ci incontriamo il pomeriggio, Titti è di spalle di fronte alla finestra, illuminata dal bel sole di maggio e, sembra, pensierosa. Ai piedi due Chanel di tacco medio, una gamba tesa e l’altra flessa, con la punta del piede che tocca terra. In uno dei tanti pomeriggi passati …
L’invalido
La stretta iniziò nel mese di marzo. In un paio settimane consegnò alla fame di giustizia del popolo i primi confortanti risultati: ventidue falsi invalidi scovati grazie all’improvvisa solerzia della guardia finanza. Li avevano filmati di nascosto, in varie città d’Italia: ciechi alla guida della loro auto, sordomuti che discutevano amabilmente con amici al …
Della smisurata grettezza dei nuovi ricchi (da “À Rebours” di Joris-Karl Huysmans)
Indubbiamente, non gli rimaneva alcuna rada, alcun approdo. Cosa sarebbe stato di lui in quella Parigi dove non aveva né famiglia né amici? Nessun vincolo lo legava più a quel faubourg Saint-Germain tremolante di vecchiaia, che si squamava in una polvere di desuetudine, giacente nella società nuova come un guscio vuoto e decrepito! E …