L’interesse per il moderno è nato probabilmente per colmare una zona d’ombra che negli anni della formazione artificiosamente si creò, determinando un ingiustificabile vuoto di conoscenza. Successivamente nel 1996 un’appassionante ricerca destinata alla redazione di un atlante di architettura moderna favorì la prima esperienza sull’intensa stagione della modernità e una serie di mostre sull’architettura e …
Contemporaneità di Terragni
La figura di Giuseppe Terragni (Meda, 1904 – Como, 1943), centrale per comprendere le vicende dell’architettura del Novecento, stimola ancora molti interrogativi. A prima vista essa sembra infatti quasi prigioniera della sua importante e frastagliata fortuna critica, nella quale si sono alternati e sovrapposti punti di vista molto diversi. Oggi, a più lunga distanza di …
Aldo Rossi
Per quanto possa apparire una circostanza singolare, alcuni tra i maggiori architetti italiani del secolo scorso continuano ancora oggi a essere più noti all’estero che non in patria. Il caso più vistoso è quello del caposcuola razionalista Giuseppe Terragni (1904 – 1943) che, soprattutto negli Stati Uniti, costituisce un vero e proprio oggetto di culto, …
Per una critica sulla questione paesaggio in Italia
La trattazione critica intorno al tema del Paesaggio non si risolve in poche battute. Il tema negli ultimi anni è emerso all’attenzione per ragioni non tanto riconducibili al dibattito interno, anche se abbiamo assistito ad un discreto incremento di pubblicazioni ed interventi, quanto grazie, anche in questo caso, all’impulso comunitario. In effetti questo argomento …
La terra, la casa, i confini
Il testo che presentiamo è comparso una prima volta nel volume Pietre e mattoni nel paesaggio rurale, (Ali&no, Perugia, 2008) nella collana Arte e architettura – Studi e restauri, promossa dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia che ringraziamo per averci consentito di riproporlo. Luoghi deputati ce ne sono sempre stati. Deputati al lavoro, …
Il moderno antico. Alcune considerazioni tra arte e archeologia industriale
«Di poche e povere e cadenti immagini doveva essere questo suburbio milanese. Un suburbio particolare, di archeologia industriale di poco conto tra Porta Romana e il Vigentino, per quello che vedevamo. E dovevano sembrare allora questi muri e questi gasometri già poveri monumenti del passato più destinati alla campagna che a qualche periferia urbana. …